Rivoluzione 2024: se fai parte di questa lista ti spettano 100 euro in più sulla busta paga
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E’ arrivata di recente, dal Consiglio dei ministri, lo schema di decreto legislativo per la revisione del regime impositivo Irpef e Ires.
Si parla di riforma fiscale che riguarda in sostanza una revisione della tassazione sui redditi dei lavoratori dipendenti, autonomi, agrari e su quelli d’impresa.
Tra le novità, quella più importante di cui si è discusso nelle ultime ore, riguarda un possibile intervento sulle tredicesime per i lavoratori dipendenti con reddito che non supera i 15 mila euro.
In sintesi si tratterebbe di un bonus da corrispondere una tantum, fino a 80 euro, che dovrebbe arrivare nella busta paga di dicembre insieme alla “gratifica natalizia”. Un provvedimento ponte in attesa di un intervento strutturale “per i redditi di lavoro dipendente riferibili alle tredicesime mensilità”.
In arrivo 100 euro sulla busta paga: ecco quello che devi sapere
Secondo il Sole 24 ore, ci sarebbe un’altra agevolazione per i lavoratori, che non fa riferimento agli 80 euro citati nel paragrafo precedente bensì a 100 euro. Questi soldi sarebbero rivolti ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro che hanno moglie e almeno un figlio a carico. Un aiuto che spetterebbe solo alle famiglie monoreddito e che arriverebbe con lo stipendio di fine anno.
La misura però non è ancora definitiva. Infatti, solo ieri lunedì 22 aprile, il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha precisato che “le bozze che circolano in queste ore su alcuni organi di stampa, relative al decreto legislativo sulla revisione del regime Irpef e Ires, non corrispondono al vero“. “Il provvedimento – ha aggiunto Leo – è ancora oggetto di revisione da parte degli uffici competenti. Stiamo lavorando per mettere a punto un decreto che sia compatibile con le esigenze dei contribuenti e al tempo stesso rispettoso degli equilibri di finanza pubblica“. Non è ancora chiaro quindi, se il bonus sulla tredicesima entrerà nel decreto. Il governo potrebbe rinviare tutto alla legge di bilancio, ammesso che si trovino le risorse.
Aumento tassazione in arrivo?
Un altro elemento del decreto si riferisce ai premi di risultato che dal 1° gennaio 2025 saranno tassati al 10%, entro il limite massimo di 3 mila euro lordi, laddove oggi la tassazione è al 5%. Lo stesso regime si applicherà “alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa”.
Si tratta dunque di un aumento della tassazione. In ogni caso per comprendere se la misura verrà ufficializzata bisognerà attendere il decreto. Nelle prime bozze circolate c’è inoltre la revisione dei redditi da lavoro autonomo e di quello agrario. In quest’ultimo caso le attività connesse al reddito agrario non dovrebbero essere più considerate “nei limiti della potenzialità del terreno”.